Colloqui

Esempio di un colloquio di psicoterapia

Per esemplificare cosa si intende per lettura simbolica di una malattia e per offrire un esempio di ciò che avviene nell’ambito di un percorso di psicoterapia ad indirizzo psicosomatico, di seguito riportiamo sinteticamente alcuni passaggi di un caso clinico.
Mal di schiena, una lettura simbolica
In questo dialogo tra Anna e il terapeuta si evidenzia bene come per la paziente gli attacchi di lombo sciatalgia da cui è affetta da tempo, siano legati in qualche modo ai simboli del femminile e, comunque, a un’azione trasgressiva: una relazione extraconiugale.

Il linguaggio del corpo

È stato riprodotto un brano di un colloquio con Anna, affetta da attacchi recidivanti di lombo sciatalgia. Alla fine della seduta Anna si alza dalla sedia e non lamenta il solito dolore che la affligge quando sta in posizione verticale e che puntualmente lamenta all’inizio di ogni seduta.
È importante sottolineare che il “filo che porta dal collo e arriva all’osso sacro” è per Anna qualcosa che si collega ai simboli del Femminile (ad esempio le mestruazioni), e comunque ha una stretta relazione con azioni trasgressive (il rapporto extraconiugale).
Tali aspetti della lombo-sciatalgia si ritrovano alla base di numerosi “mal di schiena”. Qui ci si riferisce in particolare a quelle situazioni croniche, in cui l’elemento dominante il quadro clinico è il dolore e in cui non si evidenziano situazioni organiche capaci di spiegare l’insorgenza e il decorso.
I brani riportati del colloquio mettono in luce, abbastanza bene, come il linguaggio di Anna non sia separato da quello che sta accadendo alla sua schiena.
Senza entrare nel merito della tecnica (argomento trattato in modo particolarmente esteso nell’ambito del Corso Quadriennale di Psicoterapia) si può però osservare che lo sforzo terapeutico è diretto non a “spiegare” o a intraprendere la lombo sciatalgia di Anna. Piuttosto a far si che il linguaggio del corpo possa raccontarsi, esprimersi e in un certo senso “presentarsi”.
Anna racconta con il suo linguaggio analogico come nel dolore fossero contenute molte sfumature: la durezza, il desiderio di abbandono e l’angoscia di non poter controllare la situazione affettiva, il blocco del femminile. La possibilità di lasciar emergere queste verbalizzazioni nella loro sfumatura analogica ha, di per sé, un notevole significato terapeutico.